AFFARE PORTO DI MOLFETTA

Affaire Porto di Molfetta. Procediamo con ordine e con trasparenza. E diciamo i fatti. A seguito del sequestro preventivo del Porto di Molfetta disposto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani il 7.10.2013 i lavori portuali sono rimasti fermi (sono proseguiti solo quelli di messa in sicurezza dell’opera e di sminamento degli ordini bellici presenti sui fondali marini). Nel 2015, dopo il dissequestro del Porto con contestuale restituzione dell’opera al Comune di Molfetta, l’amministrazione Natalicchio rivolse un quesito all’Autorità Nazionale Anticorruzione : viste le criticità evidenziate dalla magistratura tranese riguardo al contratto di appalto intercorso tra la ditta appaltatrice CMC di Ravenna e Comune di Molfetta (il relativo processo penale era ed è ancora in corso dinanzi al Tribunale di Trani), si potevano proseguire i lavori portuali affidandone direttamente la realizzazione alla stessa appaltatrice CMC ? Ebbene, il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, con nota del 25.11.2015 rispose di no e scrisse “resta inteso – scriveva il Presidente Cantone – che la procedura negoziata per ragioni di estrema urgenza non legittima l’affidamento diretto dei lavori ad un operatore economico precedentemente individuato dovendo trovare applicazione il comma 6 dell’art. 57 che prevede che, «ove possibile, la stazione appaltante individua gli operatori economici da consultare sulla base di informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione economico finanziaria e tecnico organizzativa desunte dal mercato, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza, rotazione, e seleziona almeno tre operatori economici”. Cantone con la regola tracciata si riferiva ai lavori di messa in sicurezza ma tale principio giuridico, come ognun vede, vale a maggior ragione per opere più costose, quelle di completamento dell’opera portuale. Nel frattempo la CMC, a motivo del blocco dei lavori disposto dalla magistratura, la CMC aveva chiesto al Comune di Molfetta il risarcimento del danno nella misura di 22 milioni di euro. Tale richiesta risarcitoria, per quanto risulta, é ancora in piedi. La succitata ditta, sempre per quanto risulta, sarebbe entrata in situazione di instabilità economica. Veniamo ad oggi 21.12.2018. Stamattina il Sindaco di Molfetta Tommaso Minervini ha indetto e tenuto una conferenza stampa sul tema Porto, in cui ha espresso alcuni principi fermi: (1) i lavori del Porto proseguiranno e si concluderanno senza ombra di dubbio (2) sarà la stessa CMC a proseguirli e completarli (n.d.r. la stessa ditta che, secondo Cantone, non poteva neppure proseguire i lavori di messa in sicurezza se non si rifaceva la gara; proprio quella che ha chiesto al Comune di Molfetta 22 milioni di euro di risarcimento; quella stessa nei cui confronti il Comune di Molfetta, nell’interesse di noi cittadini, si è costituito parte civile nel processo penale per chiedere a sua volta, il risarcimento del danno da reato) (3) ci sono tutti i pareri in regola, Consiglio Superiore Lavori Pubblici, Ministero per l’Ambiente e Autorità Anticorruzione (4) lui, il Sindaco, è diventato plenipotenziario sulla questione porto, sarà lui ad esercitare il potere pieno sull’affare, una sorta di supercommissario ministeriale o prefettizio, investito anche dei poteri della giunta. Questo è quanto. Resta ovviamente,a nostro sommesso avviso e stando a quello che dice in conferenza stampa il primo cittadino, da leggere con grande curiosità il recente parere di Raffaele Cantone, che, stranamente, sarebbe di ben diverso tenore rispetto a quello datato 2015 : Cantone, infatti, nel 2015 faceva riferimento alla impossibilità – stante la palese violazione di legge – di affidare direttamente ad una ditta, la CMC, per l’appunto, la prosecuzione dell’appalto, necessario essendo rifare la gara o, quantomeno, far ricorso all’applicazione della regola della rotazione delle imprese appaltatrici, ora, invece, mutando pensiero, affermerebbe – sempre secondo quanto si apprende dalla stampa per detto dal sindaco – che ben può essere la CMC a proseguire e concludere i lavori . Resta, infine, da verificare che fine farà la richiesta risarcitoria della CMC al Comune di Molfetta per la non esigua somma di 22 milioni di euro e che fine farà la costituzione di parte civile, con connesso risarcimento del danno, spiegata dal Comune di Molfetta nei confronti della stessa ditta appaltatrice, all’esito del processo penale in corso. Un post it conclusivo non può mancare : nel frattempo, vanno via un sacco e mezzo di denari, impiegati per le opere extraportuali.
Ufficio Stampa Area Pubblica Molfetta

Area Pubblica il 4 marzo vota per il voto libero non condizionato non “dopato”

I componenti di Area Pubblica andranno alle urne e ci andranno assolutamente liberi di esprimere il proprio pensiero politico. E’ questo l’orientamento della assemblea del Movimento riguardo all’evento elettorale del prossimo 4 marzo 2018.
Il Movimento si giova delle idee e della partecipazione attiva dei soci, i quali per espressa previsione statutaria mantengono, rispetto alle consultazioni nazionali, assoluta libertà di opinione e di consenso elettorale secondo le estrazioni politiche e culturali di ciascuno.
Ognuno di noi – ha affermato il Segretario Politico avv. Domenico Gagliardi – è libero di esprimere il proprio credo politico senza direttive da parte del Movimento, all’interno del quale tuttavia permane grande unità di intenti nel perseguire politiche di legalità, trasparenza, lotta alla corruzione negli appalti e nella Pubblica Amministrazione, ma soprattutto di sostegno alle povertà, alle famiglie, alle disabilità temi riguardo ai quali – ha concluso –
registriamo non grande interesse da parte dei candidati.
L’Assemblea ha altresì deciso di ascoltare, senza esclusioni, i candidati alle elezioni che eventualmente lo chiedano alla Segreteria di Area Pubblica.
I cittadini vadano a votare con coscienza e senso civico ma respingano condizionamenti, promesse di scambi o favori od ancora dazioni di denaro.

Molfetta 23 febbraio 2018
UFFICIO STAMPA MOVIMENTO AREA PUBBLICA

Sospetta meningite : replica del Movimento alla nota del Dirigente scolastico

Replica del Movimento alla nota del Dirigente Scolastico prof. Michele Mezzina sul caso di sospetta meningite.

Il Dirigente aveva scritto quanto segue :
Desidero fare una precisazione alla nota di Linea Dritta/Area Pubblica sul sospetto caso di meningite: Gli alunni, i docenti e i collaboratori scolastici questa mattina non sono assolutamente entrati in classe. I genitori con i figli sono stati trattenuti dapprima sulle scalinate, successivamente tramite il portoncino che dava accesso all’ex casa del custode sono stati accolti nell’area scoperta interna, in corrispondenza della pinetina, e in quel luogo hanno ascoltato il sindaco e il medico dell’ufficio igiene. Successivamente il Sindaco, in via precauzionale ed anche su invito di alcuni genitori presenti, ha disposto la disinfestazione degli ambienti scolastici, il tutto naturalmente dopo che tutti erano usciti in strada. Chiedo una rettificare la nota. Il Dirigente scolastico

Il Segretario politico ha così replicato :
Caro Dirigente, nella mia qualità di Segretario Politico del Movimento Area Pubblica Linea Diritta, mi affretto a replicare perché sento il dovere di farlo, anche a motivo del fatto che, stando al tenore della Sua cortese precisazione, comprendo come il nostro comunicato stampa non abbia colto nel segno. Nel premettere che riguardo al fatto storico su cui si impernia l’ormai nota vicenda dalle connotazioni sanitarie e nella religiosa speranza di poterne riparlare alla luce di notizie positive che attengono allo stato di salute – al momento pare compromesso- della dipendente comunale affetta da malattia, ebbene a tal riguardo, subito dopo l’invio del comunicato principale questo Movimento ha inviato una rettifica proprio sulla circostanza in punto di fatto da lei evidenziata (e cioè che i bambini non avevano ancora occupato le aule) e su quella ulteriore che i minori non erano stati accompagnati alla Centrale ma prelevati dai rispettivi genitori su chiamata della Scuola. Purtroppo, però la rettifica (inviata alle ore 11 circa di stamane) non è stata ancora pubblicata. E questo ritardo non è certamente a Noi ascrivibile. Ma, in disparte tale questione che speriamo, con la presente, di avere esaustivamente chiarito desideriamo evidenziare che il Comunicato de quo aveva ed ha il chiaro ed esclusivo fine di sollecitare la massima Autorità cittadina in materia di sanità ed igiene (il Sindaco) a prendere una chiara posizione sull’accaduto, tale cioè da rassicurare la popolazione studentesca, genitoriale, ma, più in generale quella molfettese, sull’assenza di presunti rischi da contagio. Pare infatti che ad ora (ore 19,37) non sia ancora chiara la natura della malattia da cui la povera dipendente comunale è stata colpita. Ciò detto, e rimarcato che alcuna forma di responsabilità è ipotizzabile nei confronti di chicchessia, tampoco nei suoi confronti o nei confronti delle docenti scolastiche (nei confronti di Voi tutti va pubblicamente manifestata la stima), teniamo a ribadire che nelle circostanze di tempo e di luogo per cui è causa, non possiamo invece parimenti affermare che le Autorità Comunali abbiano tenuto una condotta del tutto rispettosa dell’etica della trasparenza e che le cose siano state fatte in modo da evitare “distonie” rispetto ad una materia che, oltre che gli interventi fattivi, impone l’adozione di provvedimenti autoritativi formali che, a nostro sommesso avviso, vanno ben oltre quella che è la “chiusura precauzionale” di un istituto scolastico fatta a voce dal Sindaco e senza neppure un parere scritto (che pervero non ci risulta) della competente Autorità Sanitaria. A tal riguardo sottolineiamo che ogni pubblico servizio è sacrosanto e non può essere interrotto ex abrupto. Delle due l’una: o la scuola andava chiusa e lo si doveva fare – in presenza di acclarate ragioni sanitarie – con ordinanza ovvero non sussistevano le dette ragioni ed in tal guisa non avrebbero avuto (e non hanno) senso né la chiusura istantanea claris verbis né , tantomeno , la disinfestazione del superiore piano comunale, cui solo in un secondo momento “ per tranquillizzare tutti “ si è aggiunta quella del piano inferiore di Palazzo Carnicella occupato dal plesso scolastico da lei coordinato. Sperando di aver meglio chiarito il senso del comunicato in esame, porgiamo cordiali saluti.
Avv. Domenico Gagliardi

Sospetto caso di meningite. Il Comune faccia le comunicazioni ufficiali.

Molfetta, 9 ottobre 2017. Area Pubblica e Linea Diritta. Movimenti Civici Unificati. Comunicato stampa.

Nelle prime ore di stamane, abbiamo avuto notizia di una disinfestazione igienico sanitaria in corso di esecuzione al primo piano del Palazzo Comunale “Giovanni Carnicella”, nel mentre i bambini ed i docenti del sottostante Istituto Scolastico Azzollini – Giacquinto (plesso di via Carnicella) stavano per iniziare le lezioni(in quel momento si trovavano fuori dall’Istituto).
Abbiamo verificato che la disinfestazione era stata disposta dal Sindaco a motivo di un “presunto” caso di meningite che avrebbe determinato il ricovero ospedaliero di un dipendente comunale in servizio presso la Ragioneria del Comune, sita al primo piano di Palazzo Carnicella.
Per effetto della disinfestazione, i bambini ed i docenti si sono portati fuori dall’Istituto Scolastico in quanto sollecitati dal movimento di gente e dall’odore della sostanza utilizzata per la disinfestazione stessa.
Hanno pertanto richiesto l’intervento delle Istituzioni per conoscere i motivi delle operazioni in corso, e il Sindaco portatosi subito sul posto ha tranquillizzato i presenti, che gli hanno fatto tuttavia rilevare come una disinfestazione di quella fatta non viene disposta se non vi sono ragioni gravi. Il primo cittadino ha allora comunicato che vi è effettivamente un caso di “sospetta” meningite che avrebbe colpito un dipendente comunale ma non si conosce la tipologia della stessa e che, comunque, solo alcune forme di meningite sono contagiose. Nel caso di specie non si sa quale sia la tipologia.
I bambini sono stati prelevati dai genitori, informati dai docenti.
Al riguardo rileviamo l’assoluta contraddittorietà e anomalia del comportamento del Sindaco di Molfetta, il quale nel riferire ai presenti che si tratta solo di un “sospetto” e che non si conosce neppure se la forma sia di quelle “contagiose”, per intanto aveva dato (non in data odierna ma nei giorni precedenti e senza informare la Scuola) disposizioni di eseguire la disinfestazione solo al primo piano del Palazzo Carnicella, e non anche al piano inferiore dove appunto ha sede un plesso scolastico.
Rileviamo al riguardo che allo stato, è vero, non vi sono ragioni di allarme ma il bene supremo della Salute Pubblica è tutelato dall’art. 32 della Costituzione, il che comporta da un lato che il massimo tutore dell’igiene e sanità cittadina (il Sindaco) ha il dovere giuridico di adottare tutte le misure idonee a scongiurare il rischio (anche solo potenziale) di lesione della salute, dall’altro che i Cittadini hanno il diritto di essere adeguatamente informati di tali rischi potenziali onde poter adottare le scelte che più ritengono idonee a scongiurarli: ognuno tutela la propria Salute come ritiene di farlo.
Nel caso di specie non può nemmeno invocarsi il diritto alla tutela del dati personali trattandosi di fatto concernente la salute del dipendente comunale(ove mai il Sindaco avesse deciso di non divulgare la notizia per tale ragione) in quanto l’interesse pubblico e la più ampia tutela della pubblica salute escludono in radice l’obbligo di riservatezza anzi impongono il dovere di tutela della Comunità nel senso più ampio del termine.
Invitiamo, pertanto il Sindaco non soltanto ad adottare tutte le misure idonee e previste dalla Legge per evitare i rischi (anche solo potenziali) di contagio, ma anche a comunicare immediatamente, attraverso gli organi di stampa, quale sia la diagnosi di malattia del dipendente comunale e quali sono le misure che subito intende adottare.
L’UFFICIO STAMPA DI AREA PUBBLICA E LINEA DIRITTA MOVIMENTI CIVICI UNIFICATI

Misure anticorruzione per la tutela della finanza pubblica locale

I soldi dei cittadini sono in continuo pericolo per le seguenti ragioni: 
1) le società partecipate dai Comuni sono quasi sempre ricettacoli di scambi di favori elettorali e quasi mai amministrate da persone esperte, libere, autonome, professionalmente preparate e scevre da interessi collegati ai partiti politici 
2) le ragionerie dei comuni sono “controllate” da società di consulenti esterni i quali, disponendo delle password di accesso al programma HYPERSIC comunale, possono, se non sono di fiducia dell’Amministrazione manipolare a proprio piacimento i bilanci comunali, facendo apparire una realtà finanziaria falsa o comunque diversa da quella reale. 
Le misure anticorruzione da imporre al fine di evitare questo sistema tentacolare sono le seguenti: 
A) la nomina di esperti alla guida delle Società partecipate scelti per pubblico concorso con requisiti di elevata professionalità 
B) la nomina, sempre per pubblico concorso, di esperti in materia di bilancio ed informatica che possano tutelare le finanze comunali anziché manipolarle. 
C) il costante controllo degli equilibri di bilancio da parte di personale qualificato 
D) denuncia alle autorità competenti ed alla Corte dei Conti di situazioni gravi o anomale che possano alterare gli equilibri di bilancio o mascherare situazioni di turbativa delle finanze comunali 
#anticorruzione #trasparenza #tuteladenarocittadini #primicentogiorni

Sicurezza pubblica e sociale: alcuni tra i provvedimenti targati Maralfa e approvati dalla Giunta uscente

Alcuni fra i più significativi provvedimenti in materia di Sicurezza Pubblica e Sociale targati Maralfa ed approvati dalla Giunta Comunale uscente:

1) settembre 2013 ricognizione di tutti gli immobili comunali allocati nel Centro Storico molti dei quali non utilizzati o adibiti, nel corso del tempo, a deposito di masserizie. Restituzione al Comune

2) partecipazione al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura di Bari con il Prefetto e i vertici delle Procure della Repubblica e delle Forze dell’Ordine

3) Piani di Sicurezza per il salpamento, trasporto e brillamento degli ordigni bellici del Nuovo Porto Commerciale

4) partecipazione al comitato locale per l’ordine e sicurezza, per i grandi eventi (concerti, fiere, processioni pasquali ed altri) : Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Polizia Locale

5) predisposizione dei piani di sicurezza, con i Commissariati dei paesi limitrofi, per le partite di calcio a rischio per l’ordine pubblico e presidio dello Stadio Paolo Poli 

6) Istituzione delle Zone a traffico limitato e del sistema di controllo elettronico dei varchi 

7) 12.2.2014 assegnazione in uso alla Polizia Municipale del locale comunale sito in Molfetta nel centro storico alla via Termiti 2

8) 12.2.2014 Immobili confiscati alla criminalità organizzata: Destinazione ad attività istituzionali finalizzate alla prevenzione del crimine sul territorio di Molfetta 

9) 30.4.2016 atto di indirizzo per l’assegnazione a titolo di comodato all’Arma dei Carabinieri del piano inferiore dell’immobile di Piazza Catacombe per l’allocazione del Comando di Polizia di Frontiera ( non potuto completare per dimissioni sindaco ) 

10) riorganizzazione del servizio di Polizia Locale, dalla disciplina dell’attività di prevenzione e controllo del territorio (posti di controllo per la violazione delle norme sull’obbligo di indossare caschi protettivi e cinture di sicurezza) sino all’applicazione del principio di tolleranza zero

11) 30.4.2016 atto di indirizzo politico per la prevenzione dell’infortunistica e la sicurezza stradale, la tutela della salute e della pubblica incolumità e per il corretto uso di apparecchi elettronici (etilometro e telelaser) nonché per il contrasto ai comportamenti antidecorosi ed in aperta violazione delle norme del Codice della Strada (non eseguito dal Commissario prefettizio)   

12) attività di interlocuzione con il Ministero dell’Interno (Viminale) per la predisposizione della sorveglianza del territorio attraverso la vigilanza dell’anticrimine e della Polizia di Stato 

13) sblocco dei ruoli esattoriali delle sanzioni per violazione delle norme in materia del Codice della Strada, inspiegabilmente fermi dall’anno 2011 (accertamento della somma di Euro 3 milioni) 

14) partecipazione al Piano di prevenzione della Corruzione all’interno della Casa Comunale 

15) ordinanze antiabusivismo commerciale ed antibivacco 

Lotta alla povertà: alcuni dei provvedimenti messi in campo dal vicesindaco Maralfa e dalla Giunta comunale uscente

Proseguiremo senza sosta nel programma avente ad oggetto la lotta alla povertà, sicuramente apportando modifiche e miglioramenti, stabilità e minore sofferenza.

Alcuni dei provvedimenti amministrativi di Giunta Comunale che portano la firma di Maralfa :
Materia di povertà e disagio sociale
SFRATTI
1) 30.10.2013 Linee Politiche per fronteggiare le emergenze abitative. Il Comune stipula i contratti con i proprietari delle case, ma solo dopo che ha verificato che lo sfratto notificato all’indigente è reale e non sulla base di richieste false. Con questo provvedimento, si proteggono i veri poveri, i proprietari della case in affitto e il patrimonio comunale
2) 12.2.2014 Individuazione di unità immobiliari di proprietà di terzi da destinare a case parcheggio per gli sfrattati. I proprietari non hanno fiducia verso gli indigenti ed il comune si fa carico di prestare idonee garanzie
3) 12.2.2014. Si stabilisce che gli immobili concessi inutilmente ad associazioni vengano utilizzati, se ci sono le condizioni di abitabilità, per farne case temporanee per gli sfrattati
4) 5.11.2015 Rafforzamento delle linee di tutela delle emergenze abitative
INCLUSIONE SOCIALE e POVERTA’
5) 31.7.2014 Misure urgenti per fronteggiare lo stato di bisogno economico. Inclusione socio lavorativa . Per la prima volta nella storia del comune di Molfetta, si tiene conto dell’impegno sociale dei nuclei indigenti che non diventano più percettori passivi di contributi a pioggia ma solo se dimostrano di impegnarsi al servizio della Città (si chiamano Cantieri di Servizio, uomini e donne con le pettorine gialle) .
6) 6 marzo 2015 . La misura dei Cantieri di Servizio viene estesa anche ai “nuovi poveri” che in precedenza non avevano mai ottenuto aiuti. Il risultato è di non accontentare i prepotenti (molto a pochi) ma una platea realmente bisognosa (poco a tutti). Per la prima volta viene messo in campo il patto di attivazione sociale, con il quale gli indigenti di impegnano
7) 6.8.2015 la Misura dei cantieri di servizio viene estesa sino a tutto l’anno 2015
8) vengono attuati progetti di inclusione sociale per la pulizia continuativa delle spiagge
9) si dispone il controllo anti-assenteismo sugli operatori dei Cantieri di Servizio. Chi per due volte non si presenta viene escluso
10) con il denaro risparmiato si sta per predisporre una misura che prevede l’aumento del compenso per i meritevoli e l’esclusione dei prepotenti e degli assenteisti, ma purtroppo per le dimissioni del Sindaco non è stata attuata

Il commissario ha parzialmente modificato in peggio entrambe le misure (sfratti e povertà) , noi le ripristineremo assicurando stabilità agli sfrattati e agli indigenti.

 

Pista ciclabile Molfetta – Giovinazzo: Linea Diritta apre una verifica conoscitiva urgente ed approfondita

Il Comune di Molfetta, attualmente rappresentato dal Commissario Straordinario dott. Mauro Passerotti, ha pubblicato per il tramite degli uffici competenti, un avviso esplorativo per la manifestazione di interesse finalizzata all’affidamento diretto dell’incarico professionale di redazione di un progetto definitivo concernente i “lavori di realizzazione della pista ciclabile lungo la Strada Statale 18 nel tratto Molfetta – Giovinazzo”. Il progetto si inserirebbe nella candidatura al Fesr Regionale 2014/2020 Asse IV – Azione 4.4.

La notizia fa sobbalzare il tavolo di studio sulla mobilità sostenibile del Movimento Indipendente Linea Diritta, dal momento che la Giunta Comunale del sindaco Natalicchio approvò un progetto esecutivo della pista ciclabile che attraverserà la città di Molfetta e parte dell’agro, messa sistema con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Il progetto non venne eseguito solo perché il Governo mise a rischio il finanziamento.

La verifica del Movimento concerne la compatibilità tra il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile approvato dalla Giunta Comunale ed il progetto esecutivo della pista ciclabile, pure approvato con progetto esecutivo dall’amministrazione comunale uscente, con questa nuova opera della volontà di realizzare la quale si apprende, improvvisamente, non già in forza di una programmazione condivisa e di sistema con l’ambiente, con la città e con gli altri piani tuttora in esecuzione ed in vigore, ma solo in virtù della pubblicazione di questo avviso “anomalo” avente ad oggetto la manifestazione di interesse per l’affidamento diretto del progetto ad un esperto.

Sarà cura del Movimento rendere noti alla Città i risultati dell’approfondimento di un tema cruciale come quello qui in esame.

La Segreteria Politica 

AREA PUBBLICA – VERSO i 500 Assemblea aperta, Venerdì 5 maggio 2017

Verso i Cinquecento – Area Pubblica – Assemblea aperta
Molfetta, Auditorium Regina Pacis venerdì 5 maggio 2017 ore 20

Il Civismo è un fatto politico in grande ascesa, la coscienza sociale è viva.
La partecipazione dei cittadini alla formazione della volontà amministrativa è fondamentale.
Bisogna però acquisire maggiore consapevolezza.
Con i partiti che ingolfano le aree non è facile trovare spazi per i cittadini comuni.
Per questo oggi, tutti insieme, stiamo dando vita ad uno “spazio” dove si può fare politica di strada.
Per crescere tutti insieme.
Ma anche per il dovere morale che abbiamo di controllare l’operato dei nostri governanti.
I quali hanno il dovere di rispettare la Costituzione e le altre Leggi dello Stato.
E di non farsi avvelenare dal serpente della corruzione.
Perché la corruzione, come dice Papa Francesco, “spuzza”.
Il denaro pubblico va speso dove serve e non dove interessa.
Non per finalità perverse ma unicamente nella prospettiva del benessere della Comunità.
Scrolliamoci di dosso l’idea di una cittadinanza passiva ed impotente rispetto ai poteri forti.
Tutti insieme stiamo dando vita ad Area Pubblica perché Tutti crediamo in questa Rivoluzione.
Culturale.
e Morale.
Bepi Maralfa